Open/Close Menu Maria Giovina Russo
occhi e psiche

Gli occhi sono il grande portale della psiche. Qui l’anima esce ed entra dal corpo, come un uccello che vola via e poi torna

Esiste un modo sensoriale del vedere. E’ una vista acuta e viva che guarda, che osserva – ma che non cede mai all’oggetto esterno: come un gatto che osserva la sua preda. Questo è l’occhio che guarda pieno di potenza e che conosce il puro desiderio dell’estraneità dell’oggetto che osserva. Allora siamo in tutto e per tutto in noi stessi.

Questa non è quella che noi chiamiamo vista

 

Quegli animali come come gatti, lupi, falchi che vivono principalmente spinti dai grandi centri della volontà sono, nel senso che noi diamo al termine, quasi privi di vista. In loro la vista è affinata o ristretta fino ad un solo punto: l’oggetto di preda. E’ esclusiva. Non vedono altro. Eppure vedono impensabilmente in lontananza, con acutezza imprevedibile.

In noi la vista diventa imperfetta perché guardiamo troppo, assistiamo a troppe cose. La mancanza di vista, oscura e splendente del selvaggio attento, la ristretta visione del gatto, il singolo punto di vista del falco: non abbiamo più nulla di tutto questo

 

La vista è il meno sensoriale di tutti i sensi. Noi ci sforziamo di vedere. Vedere ogni cosa, ogni cosa attraverso l’occhio, in un solo modo. Guardiamo eternamente all’esterno, senza trattenere nulla.

Diventiamo miopi, quasi per autoproteggerci

 

Abbiamo il potere della repulsa, dell’inibizione, di scegliere e filtrare ciò che vediamo. Possiamo vedere con l’eterna visione critica moderna, analitica – e possiamo vedere come il falco – che guarda solo quel punto concentrato dove batte il cuore animale della sua preda.

occhi e psiche, 2013 Ph. Maria Giovina Russo

occhi – il portale della psiche, 2014 Maria Giovina Russo

Il controllo della vista e un uso più funzionale ai nostri scopi, porta ad un miglioramento globale e delle nostre capacità d’apprendimento – e della nostra azione nel mondo – nella forma che sapremo dare al mondo.

A questo scopo, è necessario recuperare la  dissociazione dell’informazione di posizione da quella di forza, che in realtà è gestita dalla vista. Avete mai avvertito come lo sguardo misura il peso di un oggetto a noi familiare, ad esempio come quando sollevando una busta di latte apparentemente piena ci accorgiamo del suo reale contenuto solo dopo averla afferrata?

Un atto compiuto scivola immediatamente nel passato, dove diviene immediatamente immune e irraggiungibile

 

Invece possiamo imparare a gestire il nostro capitale di motivazione prima di permettere che l’azione avvenga. L’inibizione dell’azione fisica mentre si sta formulando il progetto d’azione è uno dei più efficaci mezzi d’apprendimento.

E’ necessario imparare questa dissociazione della direzione di se dall’agire, fino a che la dissociazione diviene così familiare e rapida da essere praticamente simultanea con l’azione. A quello stadio, la nostra azione è spontanea senza resistenza interna e senza motivazioni parassitarie

 

La vista infatti definita come la regina dei sensi, ´e sicuramente la più importante sorgente informativa esterocettiva, permettendo di definire la struttura fisica dell’ambiente e di fornirci le informazioni sul movimento di oggetti nell’ambiente. Allo stesso tempo, è anche la più grande fonte di informazione interoccettiva, in quanto permette il riconoscimento dei nostri stessi movimenti nell’ambiente.

Il processo creativo basa la sua funzione primaria sull’abilità fisiologica dell’essere umano di estrarre, decodificare e condividere questi stati fisiologici in forme e fenomeni.

In natura, le api estraggono il modello pentagonale del favo sullo stesso modello. Ma l’uomo ha elaborato un linguaggio  complesso corpo-immagine che ha la sua più alta evocazione in tutta l’arte sacra sin dai primi segni geometrici incisi.

Ph Giovina Russo

see the sensory


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